Uomini... Cresciuti male?! 

Insomma ne abbiamo viste di tutti i colori, ci siamo fatte sentire, abbiamo fatto capire al mondo che noi Donne siamo forti, grintose, che abbiamo una voce, che possiamo mangiarci il mondo se vogliamo...
Ma, poi quando facciamo coppia fissa, e abbiamo figli, sia che andiamo a lavorare, o restiamo a casa, iniziamo ad accorgerci , che di esattamente milioni di uomini sulla terra, sono pochissimi quelli preparati ad affrontare la crescita dei figli, i lavori domestici e la condivisione del carico mentale.
Continuiamo a lamentarci quanto siano inutili gli uomini in questo aspetto, e poi iniziamo a mettere dei paletti , a fargli imparare che bisogna condividere equamente i lavori domestici, facciamo le liste, per dividere equamente i compiti con i figli e tutti gli impegni, attacchiamo stikers per ricordargli, che c'è da portare fuori l'immondizia, o che c'è da sistemare il cassetto in cameretta delle bambine da un mese!!
Praticamente se ci pensi, ci tocca rieducare un'altro essere umano, non basta dover crescere ed educare i tuoi di figli, ma anche quello di tua suocera!!
Ti rendi conto, che noi mamme cresciamo delle Donne, in grado di mangiarsi il mondo, forti, indipendenti, grintose, ma cresciamo uomini che appunto, non sanno prendersi cura di loro stessi, e sapete chi dovrà avere a che fare con loro?! Quelle Donne che cresci forti, indipendenti e grintose!!.
Allora dici, se io cresco mia figlia pronta ad affrontare la vita, sia che scelga di farsi una famiglia o no, ma comunque le insegno a lavare i piatti, le insegno a cucinare a fare i lavori domestici, perché allora non lo faccio con mio figlio?! Perché non insegnargli che quando avrà una sua famiglia, dovrà condividere equamente la responsabilità della crescita dei figli, degli impegni, dei lavori domestici?! Perché crescere solo uomini rispettosi, che non siano violenti?! Perché permettere che si ripetano gli stessi stereotipi di comportamento, e lasciare che un'altra generazione, di Donne si, lamenti che gli uomini non sono all'altezza di prendersi cura della casa e dei figli?
Oggi è capitato che mia figlia piccola si svegliassi più volte la notte, ero così stanca che la mia mente mi ha impedito di dormire, calcolando che dovevo fare centinaia di cose la mattina, andare a correre, tornare in tempo per aiutare la più grande a prepararsi per la scuola, farle fare la colazione, sistemare casa, preparare il pranzo e fare prendere le medicine alla più piccola...
Insomma non ho dormito bene, poi verso le 5 il mio compagno si sveglia, la bambina lo sente, vede che lei lo guarda, lui si copre la testa, e mi fa "faccio finta di niente così non inizia a piangere" , poi si scopre la testa, la guarda e mi fa "non funziona"
Sapete, un po faceva ridere, ma ripensandoci, quanti dei nostri compagni, fanno finta di non sentire i bambini svegli la notte?! Quanti di loro, non si giustificano con la scusa che la mattina devono andare al lavoro, e quante di noi Donne giustifichiamo sto comportamento?! E così per tante altre cose, per la preparazione dei pasti, la pulizia della casa, gli impegni dei figli?!
Ma la cosa scioccante è che quando in casa ci sono figli maschi, questo comportamento viene percepito da loro, come quotidianità , come normalità. "La mamma è sempre nervosa, le donne sono così, sono rompiballe"...
E così un'altro figlio cresce pensando che sia normale, non condividere la carica mentale della propria famiglia, che sia un compito della Donna, non importa se anche lei la mattina deve andare a lavorare, e non è detto che non ci siano uomini che si comportano diversamente, con il passare degli anni, anche gli uomini si stanno riprendendo il ruolo di essere padri, condividendo più compiti in casa e dando maggiore attenzioni alla cura dei figli, e la condivisione del carico mentale.
Ma pensateci bene a questa cosa, proviamo a crescere uomini che vedano e sentano che in una coppia si fa tutto a metà, che le mamme lavoratrici, non possono avere tutto il carico della casa, dei figli e del lavoro sulle spalle, che le mamme casalinghe, hanno bisogno di aiuto, che non possono pensare loro a tutto il daffarsi della giornata, della settimana e del mese...
Pensateci bene e lasciatemi la vostra opinione sui commenti, a presto cari lettori 😘

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Co-sleeping: dormire con il bambino nel lettone

Co-sleeping significa far dormire i neonati nella stessa camera dei genitori, vicini alla mamma, in una culla attaccata al letto o addirittura nel lettone...

Parliamo dei pro e dei contro...

Ora questa pratica, è la scelta migliori per le neomamme, diventata molto difusa soprattutto per chi pratica l'allattamento a richiesta, ma fino a qualche anno fa, veniva molto criticata, addirittura veniva taggata come debolezza da parte della madre, giudicata pigra per non volersi alzare dal letto per prendersi cura del neonato...

Ora però questo concetto viene rivalutato dalle mamme millenial, che si prendono la rivincita, basata su studi in ambito pediatrico, perché il Co-sleeping, signori miei, fa molto bene ai bambini, addirittura facilitando il momento nel quale andranno a dormire nel proprio letto...

 

Ora però passiamo a parole più tecniche...

Per co-sleeping si intende la pratica di far dormire il neonato vicino alla mamma. Dunque in prima battuta ci si riferisce alla scelta dei genitori di porre il bimbo nel letto insieme a loro oppure in una culletta molto vicino al letto.

Ora, i pediatri fino a qualche anno fa, lo consideravano una pratica pericolosa, tanto da vietarla completamente, a causa del SIDS (argomento che affronteremo in prossimo articolo, per ora sto facendo delle ricerche) la tanto temuta per tutte noi mamme, morte bianca, o morte in culla...La SIDS è legata a problemi respiratori e dormire nello stesso letto con il neonato, per molti specialisti, potrebbe aumentare il rischio di questa tragica fatalità. La soluzione, però, arriva dalle case produttrici di puericultura e articoli per l’infanzia, sono ormai diversi infatti i marchi che hanno studiato delle ottime soluzioni per poter praticare il co-sleeping evitando di tenere il bambino nel lettone. Si tratta di culle dotate di tre sole sponde e di apposite prolunghe per essere aggangiate al letto dei genitori, così da costituire un normale proseguimento del materasso di mamma e papà. Il piccolo in tal modo potrà dormire accanto alla mamma in tutta sicurezza.

Un'altro contro di questa pratica è che la coppia perde completamente la propria privacy, che ovviamente ci reinventa per ritrovare dei momenti di piacere, in altre parti della casa mentre i piccoli dormono (perché ricordate che non siete solo genitori, e che il sesso, le coccole, ritrovare la vostra intimità con il proprio partner non è mai una cattiva idea, soprattutto per il piacere e lo sfogo...) cmq tornando all' argomento..

 Gioca un ruolo importantissimo il peso sociale  nell' ambito famigliare, dove per tanti anni, come vi ho accennato prima, questa pratica era segno di pigrizia da parte della neomamma, considerata sbagliata e poco raccomandata, se poi volevi che tuo figli@ andasse a dormire da solo... Era insomma segno di debolezza... Ora che ne pensate?!  Voi lo usate il Co-sleeping con i vostri piccoli?! Lasciate un commento con la vostra opinione e ci vediamo al prossimo articolo cari lettori 😘 

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Maternità e fare la mamma, due concetti per me, molto diversi fra loro... 

Sapete, che un bambino non dorma i primi 3 mesi e quasi normale, almeno per me lo era, mia figlia più grande nn ha dormito quasi mai i primi 3 mesi, e sapete, io di quei tre mesi, non ricordo praticamente nulla, non riesco a ricordare il suo viso, o le sue mani, o se mi faceva piacere guardarla, dei quei tre mesi ricordo solo, la stanchezza e la voglia di dormire, e lo ricordo così bene, che nonostante siano passati 8 anni, ancora ricordo quella stanchezza... Con la più piccola è andata meglio, i primi tre mesi, non sono andati così male, aparte l'allattamento a richiesta, tutto il resto è andato liscio. Si capitava ogni tanto che si svegliasse più volte la notte, ma capitava di rado, poi, con l'arrivo dei primi freddi della stagione invernale, è arrivato anche il rafreddore , qualche notte nn ha dormito, per i fastidi, di non riuscire a respirare bene, la tosse è magari anche qualche linea di febbre, per 9 mesi e andata , ogni giorno entro mezzanotte crollava e nn si svegliava più fino alle 7/8 del mattino seguente. Si, nn ha mai dormito un gran che durante il giorno, i suoi pisolini diurni, duravano 15/30 minuti, ma la notte, ci faceva dormire tranquilli. Invece da una settimana circa, arriva quasi alle due del mattino, fatica ad addormentarsi, combate il sonno, fin che crolla per sfinimento, poi si sveglia verso le 4/5 e si riaddormenta verso le 6, per essere già in piedi verso le 8/9, e non si riposa gran che durante il giorno, allora quando la mattina mi devo alzare, e sono così stanca di voler rimanere al letto, penso a quella stanchezza che provavo con mia figlia più grande, e la cosa più stressante, non è il suo pianto, o alzarti per dargli il latte, ma tutto quello che comporta, non dormire bene la notte... Ma soprattutto l'impatto non solo fisico, ma sociale che ha, quando sei madre, essere stanca...
Sono una gran pigrona sappiatelo, non sono una molto preocupata di tenere la casa alla perfezione, e non amo le facende domestiche, però le faccio, pulisco, lavo i piatti, faccio le lavatrici, riordino le cose delle bambine, spolvero, mi occupo di sistemare le cose per la scuola, insomma faccio quello che c'è da fare...
Ma sapete cosa mi infastidisce tanto? Non essere apprezzata, ho essere denigrata, per essere stanca, per non avere voglia di far le facende domestiche, oppure per restare oltre le 10 al letto, lo odio profondamente, nonostante sono sempre a casa, e sinceramente si, le mie sono due maternità diverse, molto diverse, con la figlia più grande nn avevo una stabilità, ne economica e tanto meno sentimentale, con la seconda invece, ho tutte due le stabilità, mi prendo il gusto di vivermela, nn ho una vita sociale per così dire, passo quasi tutto il mio tempo dentro casa, o pure, fortunatamente, posso andare in paese, e passare la mattina a chiacchierare al bar...
Insomma sono molto più tranquilla, e nonostante vengo comunque giudicata, di essere non essere una brava madre.
Sapete?! La maternità, e fare la madre, per me sono due concetti totalmente diversi... La maternità e quella cosa, che per spiegarvela bene,ho bisogno di un bicchiere di moscato...
Comunque, sarebbe quello che una intera società si aspetta di te come madre, quello che si aspetta la tua famiglia, il tuo compagno, la suocera, l'amica incapace di essere felice della sua vita, che di maternità non ci capisce un cazzo, ma che comunque si aspetta che tu sia alla altezza, la maternità per tutti loro, e anche per te, ed essere al top come genitore, non si può svagliare, nn si può essere stanche, non ci si può lamentare, l'istinto materno lo devi avere, quello si aspettano di te, quando diventi mamma... Insomma maternità = sacrificio fino alla morte, ho per essere più tecnici
Maternità
[ma-ter-ni-tà] s.f. inv.
1 Il diventare e l'essere madre: desiderio di m.; il rapporto affettivo della madre con il figlio: le gioie della m.; il rapporto anagrafico-giuridico tra figlio e madre.
Invece fare la madre è tutto un'altro discorso, per me fare la madre è quando mia figlia mi chiede di ballare, o quando a tavola spara uno dei suoi parolini nuovi, e tu la guardi mentre spiega il significato di quello che sta dicendo, e ti senti il cuore pieno, fare la madre è quando tua figlia più piccola ti dice mamma per la prima volta, e tu inizi ad urlare che ha detto mamma, come se gli altri nn la avessero sentito, fare la madre e quando le tue figlie si coccolano e si abbracciano e tu sai che sono perfette, per me fare la madre è quello, goderti i momenti perfetti di gioia che ti danno...
Insomma che se rimani oltre le 10 al letto per la società sei una cattiva madre che non da l'esempio, se tua figlia va male a scuola sei una cattiva madre perché non ti impegni, se le tue bambine si ammalano sei una cattiva madre xche nn li riguardi abbastanza, e così generazione, dopo generazione, se nn ti impegnavi abbastanza, ed eri perfetta, dimenticandoti di essere te stessa, e del fatto che tu prima di essere una madre eri una donna, eri decisamente una cattiva madre...
Quando mi ricordo la stanchezza che provoca, mantere in vita un neonato e te stessa allo stesso tempo, non posso fare a meno di pensare, che no porcapalleta!!! non sono una cattiva madre, sono solo stanca, sono solo esausta!! Non importa se non faccio 8 ore di lavoro, se resto a dormire fin che decido io, sono esausta, e voglio lamentarmi di essere esausta!! Perché il mio non è un lavoro di 8 ore ma di 24, perché io non ho la mamma, la zia, la sorella, o la babysitter che mi danno del tempo per me, perché a me della maternità non me ne può fragar di meno, a me importa di essere mamma, di godermi il mio spazio con le mie bimbe niente altro...
La prossima volta che etichettate una donna come una cattiva madre, pensateci bn, a come giudicare, se con gli standard di una società, o con l'essere semplicemente una mamma, alla prossima lamentela cari lettori 😘

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Procrastinare significa compiere una scelta

Oggi voglio parlarvi di questa parola, PROCRASTINARE, e vorrei iniziare con il dire, che in alcuni casi, diventa una vera e propria problematica e che a quel punto è meglio rivolgersi a uno specialista, parliamo di una condizione più che altro di ambito psicologico, che per spiegarlo a casaccio, e con parole comprensibili, senza soffermarci in termini tecnici, ma senza venire a meno nello spiegare una vera problemática, significa la non voglia di far le cose e rimandare a domani, del tipo "dovrei pagare le bollette, ma preferisco andare a fare shopping, ci penso domani" , oppure "devo pulire casa ma nn ho voglia, dai pulisco domani" ...

Stanotte ho letto un po' sul significato di questa parola, e ci sono tanti termini che a volte ho capito e a volte no, ma l'essenza o almeno quello che è arrivato a me, è il fatto che la parola procrastinare è l'essenza del fallire nelle cose e rimandare la scelta a domani, noi esseri umani, abbiamo la capacità di compiere scelte, ma di solito, abbiamo dei blocchi, magari si aspettano troppo da noi, magari non è giusto per qualcuno, magari non ne sono capace, e così spostiamo la scelta da fare, a domani, e domani, a dopo domani, e volte nascondiamo sotto il  tappeto, il fatto di avere paura di scegliere, e se ci pensi bene, ci capita a tutti, si, ci capita, di avere paura di scegliere o di compiere una azione, per paura, di essere giudicati, di sbagliare, di non essere all'altezza , e a volte il fatto di avere paura di scegliere, ci porta alla procrastinazione o procrastinare la nostra vita, insomma a rimandare, e oggi mentre scrivo, mi rendo conto che tante volte, lo faccio, mi siedo e dico che non ne sono capace, inizio qualcosa e non la finisco, per paura di fallire, ho intrapreso tante attività che non ho finito, proprio per non impegnarmi e non compiere delle scelte, e credo che anche a voi è capitato, la soluzione? Credo che nei casi gravi, la decisione migliore sia parlare con uno specialista, nei casi meno gravi, che si tratta di piccoli comportamenti, è bene sedersi e capire cosa provoca questo blocco, chiederti per quale motivo non vuoi fare quella scelta, perché  continui a rimandare.

Io ci sto provando, a non rimandare a domani ogni cosa che mi fa paura...
Comunque se volete approfondire sull'argomento, fare qualche ricerca, è un argomento molto interessante, e tante volte ci impedisce di raggiungere tanti obiettivi , vi aspetto per un'altro piccolo sfogo di quanto fa schifo anche compiere delle scelte, a presto cari 😘
Ps. È però importante sapere che raramente il rimandare è una buona soluzione ai problemi, quanto piuttosto un rifugio illusorio per chi ha paura o non comprende l’importanza di affrontare le scelte della vita.

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3 cose che ci vengono sempre dette... 

Sappiamo già che nonostante ti impegni, fai da mangiare ai figli, li vesti, li mandi a scuola, li dai appoggio in tutto, e li tieni in vita, li dietro l'angolo l'angoscia di essere giudicata ci sarà sempre, nn importa quanto ti impegni, quanto sai di essere una brava mamma, la stronza di turno, è li a farti sentire una madre di merda. E tu questo lo sai, e già da quando apri  gli occhi la mattina, sai che ti devi preparare per nn mandare a quel paese qualcuno.

E io ti capisco, so quanto è difficile mangiarsi el vaffanculo mattutino, pomeridiano e serale, perché lo so, capita in qualsiasi momento della giornata...

Ma parliamo delle cose che ad esempio a me fanno saltare i nervi...

1- Ma tanto non fai un cazzo dalla mattina alla sera... 

Ditemi a quante di voi questa frase, non vi fa salire il sangue alla testa?! , ma invece di rispondere con un VAFFANCULO, e una serie di puntini da far notare, creando una lista tale, di far sentire quella persona una merda, del tipo... Sono io che pulisco casa, faccio le lavatrici, cucino, tengo in vita le mie figlie, mi occupo di pagare e tenere in ordine bollette e pagamenti, sistemo tre volte al giorno la casa, la camera delle bambine, prenoto visite e quanto altro... La guardi e ti  viene solo di rispondere con un mezzo sorriso, del tipo LEVATI PERCHÉ TI STROZO! 

2- Si, ma potresti ricominciare a lavorare... 

E grazie al cazz!!! Ma secondo te, se io potevo ricominciare a lavorare, ero dentro casa mia, a dipendere dei  1200 euro di stipendio del mio compagno con i pannolini alla testa?! 

3-Ma sei sempre suoi social a perdere tempo!... 

Be, tu sei su questa terra a consumare aria e nessuno ti dice nulla, invece noi poveri disgraziati dobbiamo sentire la tua continua opinione, d'altronde non richiesta!!

Ma sai cosa mi fa davvero arrabbiare, che il 90 % delle volte i commenti vengono, da persone vicine a te, persone che nn ti prendono sul serio perché ti vedono come un fallimento, come se questo mondo, alla base  nn ci fossimo noi, mamme, casalinghe ma soprattutto DONNE, e si, so che se ne parla tanto, che nn siamo vittime, che stata una nostra escelta, che ad oggi la donna che resta a casa è perché l'ha deciso... 

Ma allora perché continuare avanti con questi pregiudizi?! Perché far sentire in colpa quella persona per la sua scelta?! 

Perché poi pensandoci bene, parlo del mio mondo, dalle persone che mi circondano, e che puntualmente hanno questa opinione, quando ti parlano in questo modo, nn ci sono passate, ho pure ci sono passate ma se lo sono dimenticato, è io tante volte dico a me stessa, nn fa niente se ti fanno sentire un completo fallimento, in realtà in fondo lo sai che non lo sei... 

Concludo la mai riflessione di oggi con il dirti solo questo... 

Tu sei la base di casa tua, tu sei le mura, le pareti, il tetto, tu sei quella cazzo di essenza che tiene unita la tua famiglia, per piccola o grande che sia la tua famiglia, tu sei il collante, ricordatelo quando ti senti una vera merda, anzi quando ti fanno sentire... 

Ci risentiamo per il prossimo sfogo... 

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Pronte a scatenare il caos? 

Vorrei iniziare dicendoti, che questo blog nn ti farà sentire una fallita in tutti sensi... Oggi ovunque ci giriamo ci bombardano con il fatto che essere madri casalinghe  è sbagliato... 

Questa cavolo di società giudica troppo, e se stai a sentire finisci come me, in  un paese che nn è casa tua, con due figlie che hanno bisogno di essere seguite, senza aiuti da terzi, e provando a cercare un modo di aiutare economicamente la famiglia, per nn sentirti sbagliata, xche in realtà è solo quello il problema, nn essere solo una Madre Casalinga...

Di cosa soffro?

Potrei chiamarlo, depressione da casalinga?! Si, credo che chiamerò così la mia malattia, xche a questo punto credo che sia proprio una malattia, la mia bambina più piccola in questo momento ha solo 9 messi, più 9 per creare una meraviglia come lei, sono esattamente 18 messi  che ho rinunciato a essere economicamente indipendente, aparte il mio barattolo dei risparmi che ad oggi in 18 mesi conta un euro al mese, più 5 che ne ho messi settimana scorsa siamo esattamente a 23 euro, e sapete, guardare quel barattolo mi fa sentire felice, xche credo sia l'unica cosa che da un senso a questa cavolo di sensazione inutile che provo...

Ma lasciando perdere questa introduzione mi presento ho 32 anni, due figlie femmine un compagno meraviglioso, un cane gigante e una piccola casa in affito in mezzo a delle discrete colline... Nn lavoro da 18 mesi e nn posso iniziare a lavorare xche lo farei solo per pagare una babysitter, e quindi meglio restare a casa, ho la passione per i social, sono straniera, e  abito in Italia da più di 11 anni, sto creando questo blog solo per lamentarmi di essere una mantenuta, e lamentarmi di tutto ciò che comporta esserlo... 

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